Protezioni da fulmini e messa a terra
Messa a terra

Si definisce "impianto di messa a terra" il complesso di opere e di condutture che permette un contatto elettrico efficiente con il terreno, al quale si attribuisce convenzionalmente un potenziale uguale a zero, e che viene costruito allo scopo di disperdere nel terreno stesso le correnti elettriche.
In un impianto elettrico la messa a terra, associata ad un corretto collegamento equipotenziale delle masse, è una misura di protezione dai contatti indiretti.
La realizzazione di un impianto di messa a terra, consente quindi di centrare i seguenti obiettivi:
- protezione delle persone dallo shock elettrico (messa a terra di protezione)
- corretto funzionamento degli impianti e dei relativi componenti elettrici (messa a terra di funzionamento)
- esecuzione di lavori di manutenzione in sicurezza.
La norma CEI 64-8 definisce l’impianto di messa a terra come l’insieme dei dispersori, conduttori di terra, collettori (o nodi di terra), conduttori di protezione ed equipotenziali, destinati a realizzare la messa a terra di protezione.
Parafulmini e limitatori di sovratensione

La norma CEI EN 62305 (CEI 81-10) definisce due categorie di parafulmini (LPS - Ligthning Protection System):
- LPS esterni - impianti di protezione contro le scariche atmosferiche dirette - che hanno lo scopo di intercettare i fulmini diretti sulla struttura (con un sistema di captatori), condurre a terra la corrente di fulmine senza danni alla struttura (con le calate) e disperdere a terra la corrente di fulmine (con il sistema di dispersori)
- LPS interni - impianti di protezione da sovratensioni - realizzati per la protezioni degli impianti elettrici ed elettronici con l'ausilio di scaricatori di corrente e/o tensione noti anche come SPD.
Fonte: catalogo generale Dehn Italia SpA.